Resta molto teso il rapporto tra il sindacato LCGB e i vertici di Cargolux, al punto che durante una conferenza stampa del 29 ottobre 2015, i rappresentanti del sindacato lussemburghese hanno dichiarato di essere pronti ad avviare una consultazione sullo sciopero tra i lavoratori. Le trattative di questa vertenza si protraggono da un anno e paiono per ora senza sbocchi concreti. Già lo scorso luglio il sindacato ha proclamato lo sciopero di 24 ore, che però non ha avuto un grande successo, perché due terzi dei voli sono stati regolarmente svolti. I piloti hanno però un altro sindacato, la OGBL, che ha già raggiunto un accordo con la compagnia per il rinnovo triennale del contratto di lavoro.
La vertenza non affronta solamente questioni contrattuali, ma anche la prevista delocalizzazione di alcuni apparecchi all'estero e, in particolare, alla controllata Cargolux Italia. Il timore è che Cargolux sposti alcuni voli dal Lussemburgo a Malpensa, riducendo di conseguenza il personale nel Lussemburgo. Il sindacato afferma che il trasferimento dei piloti in Italia rappresenta una forma di dumping sociale, perché le imposte e gli oneri sociali italiani sarebbero inferiori a quelli lussemburghesi. In questo caso, ci sarebbe anche una perdita d'introiti per lo Stato del Lussemburgo, che detiene il 65% delle azioni di Cargolux. Il prossimo incontro tra le parti avverrà il 1° novembre 2015.
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