Interporto Bologna e GTS Holding sono due delle ventisei aziende italiane appena ammesse a far parte del programma Elite, ideato da Borsa Italiana nel 2012 per accelerare la crescita delle imprese. Una terza, Viasat Group, opera nel business dei software e dei servizi informatici ma è ben nota nel settore della logistica italiana per la produzione di sicurezza, protezione e localizzazione satellitare dei mezzi stradali.
Queste tre società vanno ad aggiungersi alle altre, sempre del comparto trasporti, che da qualche tempo hanno già iniziato il programma di Elite e sono: Tuvia, Snatt Logistica, Rimorchiatori Riuniti e Bomi Italia (quest'ultima dallo scorso giugno si è anche quotata su AIM Italia, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI). DBA Group, un'altra software house specializzata fra l'altro in sistemi progettati ad hoc per applicazioni nei porti e nei trasporti, ha già completato positivamente questo programma.
Le aziende chiedono di entrare a far parte di questo percorso perché hanno interesse ad avvicinarsi agli investitori e al mercato dei capitali. Le società che ottengono il certificato Elite restano in una ristretta comunità di aziende che ha accesso a una selezionata rete internazionale di investitori, professionisti e imprese. Barbara Lunghi, responsabile del mercato delle PMI di Borsa Italiana, spiega: "Elite accompagna le società in un percorso di sviluppo organizzativo e manageriale, preparandole ad accedere al mercato dei capitali e a utilizzarne tutti gli strumenti di crescita, come l'emissione di minibond, operazioni di private equity e anche la quotazione in Borsa. Uno strumento concreto per le aziende che vogliono raggiungere livelli di efficienza, managerialità e trasparenza comparabili a quelli delle aziende quotate".
Non a caso Alessio Muciaccia, amministratore delegato del Gruppo GTS, conferma che la sua azienda, attiva nel trasporto ferroviario e nel business della logistica e delle spedizioni, "è interessata a perseguire un progetto che porti a una quotazione in Borsa, perché per investire in locomotori, carri ferroviari, e altri asset servono risorse finanziarie importanti".
Oggi l'impresa ferroviaria GTS Rail si sta dimostrando una delle più dinamiche sul mercato con una previsione per tutto il 2015 di 3400 treni completi effettuati in Italia e in Europa e 1,25 milioni di chilometri percorsi (+25% rispetto al 2014). Muciaccia aggiunge che "sono in cantiere a breve ulteriori 11,5 milioni di euro in nuovi investimenti per tre nuovi locomotori e un'officina meccanica a Bari" e con riferimento ai risultati dell'esercizio in corso prevede "a livello consolidato ricavi in crescita a 86 milioni di euro, dai 77 dell'anno scorso".
Anche dalla società Interporto Bologna spiegano che "il cammino intrapreso serve all'azienda per migliorare le competenze, le capacità e il sistema di relazioni aziendali", precisando che "la decisione di quotare o meno in borsa la società spetterà agli azionisti, che la valuteranno nel tempo".
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!