La manovra del presidente del Consiglio per cambiare i manovratori delle Ferrovie dello Stato senza attendere le dimissioni dei predecessori Elia e Messori è riuscita. In pratica, Renzi ha fatto dimettere il Consiglio d'amministrazione, facendo così decadere automaticamente l'amministratore delegato e il presidente, poi il ministero dell'Economia, in quanto unico socio, ha ridotto il numero dei membri del Consiglio di amministrazione da nove a sette, riconfermando sei persone già presenti nel CdA precedente, ossia Daniela Carosio, Giuliano Frosini, Simonetta Giordani, Federico Lovadina, Wanda Ternau e Gioia Ghezzi, nominata anche presidente. Ora si aggiunge l'ingegnere Renato Mazzoncini.
Il nuovo amministratore delegato sarà eletto durante la prima riunione del Consiglio d'amministrazione, ma si conosce già il suo nome, perché il ministero dell'Economia ha "invitato" il nuovo consiglio a eleggere proprio Renato Mazzoncini, fornendogli "ampie deleghe operative". Il consiglio resterà in carica fino al 2017.
Renato Mazzoncino viene dall'interno del Gruppo FS, essendo amministratore delegato della società controllata Busitalia, che svolge trasporto stradale di persone. Ha già lavorato con Renzi nel 2012, quando il primo ministro era sindaco di Firenze, gestendo la privatizzazione dell'Ataf, la società di trasporto pubblico del capoluogo toscano. E deve essere stato proprio incarico e portarlo al vertice di FS, con il compito di avviare la privatizzazione del 40% della società.
Gioia Ghezzi fa parte del CdA di FS da maggio 2014. ha due lauree in fisica teorica ed economia aziendale e ha lavorato al centro ricerca IBM e in McKinsey. Nel 2011 prepara il piano della sicurezza stradale del Comune di Firenze (sempre con Renzi sindaco). Dal 2013 lavora per il gruppo assicurativo Zurich, dove ha assunto la carica di presidente di Zurich Eurolife.
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