Prima il rinvio di quattro mesi, poi il flop di lunedì 23 novembre. Sembra proprio che l'Albo degli Autotrasportatori non sia in grado di avviare il nuovo sistema per consentire ai committenti di conoscere il grado di regolarità delle imprese di autotrasporto tramite un'unica connessione web. Chi oggi consulta la sezione Autotrasporto del sito del Portale dell'Automobilista, trova tre link. Il primo permette la ricerca delle aree di fermata e nulla osta, gli altri due sono intitolati entrambi "Ricerca Imprese Iscritte REN - Autorizzate all'Esercizio della Professione Trasporto Persone" e portano a una maschera di ricerca che, data una provincia e un'azienda, informa se è registrata al REN e con quali dati. Le informazioni fornite sono la denominazione, la partita Iva, la sede legale, il numero d'iscrizione Ren, lo stato e il tipo di autorizzazione.
Sono indubbiamente informazioni interessanti, ma lontane dal quel "semaforo sulla regolarità" che dallo scorso luglio, quando venne presentato il nuovo servizio, viene continuamente prospettato e rinviato. Perfino il giorno prima del 23 novembre, tutte le fonti, a partire dallo stesso Albo, hanno annunciato l'avvio del servizio. Che però non è avvenuto né il lunedì previsto, né nei giorni successivi. Finché, alle 11:15 di venerdì 27 novembre, il sito web dell'Albo ha ammesso che la consultazione sulla regolarità delle imprese non è ancora possibile.
L'annuncio dell'Albo è telegrafico, a differenza dei lunghi ed entusiasti discorsi fatti dal palco di un convegno appositamente organizzato lo scorso aprile al Transpotec di Verona, quando era dato per certo l'avvio del servizio per luglio. Ora, sul sito dell'Albo si legge solamente "Stiamo lavorando per risolvere i problemi tecnici insorti nell'interfaccia tra i sistemi informativi". Non una parola di spiegazione, che sarebbe dovuta almeno per rispetto degli iscritti che, ricordiamo, mandano avanti l'Albo con i loro contributi.
Alcune associazioni degli autotrasportatori presenti nel Comitato Centrale addossano il flop alla mancanza di collaborazione da parte degli altri enti che devono fornire le informazioni sulla regolarità, tra prime tra tutte Inps e Motorizzazione. E c'è chi, come il presidente di Fiap Massimo Bagnoli, si chiede se "dietro a questo ritardo c'è qualche manina interessata". Potrebbero essere tesi accettabili, ma restano alcune domande cui deve rispondere l'Albo:
- Quali sono questi "problemi d'interfaccia" e quali ne sono le cause e i responsabili?
- Perché l'avviso è giunto dopo ben cinque giorni dal previsto avvio del servizio?
- Se è vero che ci sono problemi d'integrazione con altri database, sono emersi proprio il 23 novembre? Non sono stati compiuti test prima?
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