Come aveva annunciato dopo l'abbattimento di un jet militare russo da parte dell'aviazione turca al confine tra Turchia e Siria (una vertenza è in corso sullo spazio aereo in cui è avvenuto questo episodio), Putin attiva le prime sanzioni contro la Turchia. Dopo avere chiuso i cieli russi agli aerei commerciali turchi, ora è la volte delle strade. L'agenzia Reuters rivela che almeno 1250 camion turchi che esportano merci in Russia sono bloccati alla frontiera con la Russia in attesa del via libera delle Dogane.
L'agenzia riferisce una dichiarazione di Fatih Sener, amministratore delegato dell'associazione degli spedizionieri turchi UND, secondo cui la Russia non fornisce l'autorizzazione all'ingresso ai camion turchi dal 26 novembre. Inoltre, i veicoli di altri Paesi che trasportano merci turche sono obbligati a scaricare le merci presso la Dogana. Sener sostiene che è già accaduto a veicoli con targa rumena, bulgara, kazaka e moldava.
La Reuters afferma che il blocco delle merci turche in ingresso in Russia interessa anche il trasporto marittimo e che ottocento container sono in attesa del via libera doganale nei porti del Mar Nero di Samsun (Turchia) e Novorossiysk (Russia). I principali prodotti esportati dalla Turchia in Russia sono quelli agricoli, agro-alimentari e tessili. La Reuters precisa che quasi la metà delle merci trasportate verso la Russia (che nel 2014 hanno avuto un valore di sei miliardi di dollari) viaggia su strada.
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