La Commissione sospetta che le tre società abbiano collaborato per manipolare i dati sui prezzi dell'etanolo pubblicati dall'agenzia Platt, specializzata nelle rilevazioni internazionali sui prezzi dei carburanti, con lo scopo di aumentarli. Questa pratica, se confermata, potrebbe non solo condizionare la concorrenza, ma anche influenzare gli obiettivi comunitari volti a favorire l'utilizzo di biocarburanti nel trasporto. Infatti, aumentando in modo illecito il prezzo internazionale dell'etanolo si potrebbe ridurne il consumo come alternativa ai carburanti di origine fossile, con conseguenze negative sui consumatori e sull'ambiente. Le rilevazioni della Platt sono i riferimenti per stabilire il prezzo alla pompa dei carburanti e l'andamento di derivati finanziari.
L'indagine della Commissione Europea è iniziata dopo alcune ispezioni avviate nel maggio del 2013, seguite da altre ispezioni nell'ottobre del 201 4 e nel marzo del 2015. Le tre società sono già state informate dell'apertura della procedura d'infrazione, che non ha un termine preciso. L'Antitrust ha anche aperto un'indagine parallela per verificare se i produttori e i commercianti di bioetanolo abbiamo attuato accordi sui prezzi o sulla spartizione dei mercati e dei clienti.
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