In una nota diffusa il 21 dicembre 2015, Panama Canal Authority annuncia che i lavori per l'ampliamento del Canale di Panama sono completati al 96%, elencando il crono-programma del 2016: il rinforzo delle chiuse terminerà entro metà gennaio e ad aprile inizieranno le prove delle chiuse atlantiche svolte con una nave appositamente noleggiata, per tagliare il nastro entro la fine del primo semestre 2016. Poco dopo, ma con data ancora da definire, inizierà il traffico commerciale.
Pochi giorni dopo, il 31 dicembre, il consorzio Gupc ha emesso un comunicato con cui precisa che questo programma è soggetto ad alcune condizioni economiche. Infatti, sono ancora aperte alcune questioni sull'aumento dei costi rispetto al preventivo, che già in passato hanno creato tensioni tra committente ed esecutore e conseguenti ritardi nei lavori.
Nella nota, Il Gupc comunica che la commissione di mediazione Dispute Adjudication Board ha accolto il 31 dicembre due richieste del consorzio: la prima riguarda alcune festività nazionali aggiunte durante l'opera, la seconda le conseguenze di una rivolta avvenuta nel 2012 sul versante atlantico e due scioperi nazionali ad aprile e maggio 2014. Quindi, la commissione ha stabilito che l'Autorità del Canale deve pagare al consorzio 17,5 milioni di dollari, ossia cinque volte più di quanto l'Autorità aveva proposto.
Il Gupc precisa che questa è la quinta decisione attuata dal Dispute Adjudication Board a favore del consorzio. A dicembre 2014, la commissione aveva imposto all'Autorità un pagamento di ben 234 milioni di dollari. "Questo ritardo da parte dell'Autorità a prendere decisioni ha un impatto economico negativo sul consorzio, che continua comunque a impegnarsi sul progetto come ha fatto fin dall'inizio", si legge sulla nota del Gupc.
Riguardo al comunicato dell'Autorità sul completamento dei lavori, il Gupc chiarisce che la data di aprile 2016 resta funzionale, grazie all'impegno e alla velocità svolto dal consorzio. "Tuttavia – prosegue il testo – i tempi di esecuzione dei lavori dipendono dalla volontà e disponibilità dell'Autorità. Il Gupc attua, e continuerà a farlo, tutti gli sforzi tecnici ed economici per rispettare questo termine, ma la conclusione dei lavori dipende dall'Autorità che, come proprietaria dell'opera, deve dare priorità alla soluzione delle questioni amministrative e finanziarie, secondo quanto prevede il contratto".
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