Solo poche settimane fa, il Governo aveva annunciato la vendita del 40% di Ferrovie dello Stato entro il 2016, dichiarandolo anche all'Unione Europea. Ora il ministro dei Trasporti è più cauto e in un'audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato sostiene che il Governo "deve prendersi tutto il tempo necessario". Ma necessario per cosa? Delrio rilancia il pallino alla società ferroviaria: "Il Governo intende attendere la predisposizione da parte dei nuovi vertici di FS di un piano industriale per la piena valorizzazione di tutti i settori implicati".
Ma questa spiegazione non convince. Sono emerse posizioni diverse sullo scorporo dell'infrastruttura da FS, per evitare che venga anch'essa privatizzata. Delrio ribadisce che "il processo di privatizzazione deve garantire la proprietà pubblica della rete al fine di non far influenzare gli investimenti su efficienza e tecnologia da altri interessi che non siano quelli del servizio pubblico efficiente e della massima sicurezza dei passeggeri". Ma forse non tutti la pensano come lui.
Tra questi ultimi sembra esserci l'amministratore delegato del Gruppo FS, Renato Mazzoncini, che sempre all'audizione al Senato ha dichiarato: "Rete Ferroviaria Italiana, che si dedica essenzialmente dello sviluppo e della manutenzione della rete ferroviaria, è il cuore di FS ed è per questo che confermo quanto detto dal ministro Padoan, ovvero che RFI debba restare integrata e non ha nessuno bisogno di essere enucleata, separata".
Mazzolinii ha precisato che: "La rete ferroviaria in capo a RFI vale intorno ai 26 miliardi ma non ha alcuna redditività visto che i pedaggi non coprono neanche le spese di manutenzione, poiché vengono tenuti volutamente bassi per evitare un aumento del costo del biglietto del treno. Nessuno comprerebbe una cosa che rende zero, tenere la rete pubblica è scontato".
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha dichiarato ai senatori di preferire la vendita dell'intera holding invece che di suoi segmenti e che l'operazione potrebbe avvenire in più fasi. La sua posizione sulla rete è quella di mantenerne la proprietà pubblica, ma di poter privatizzare la gestione (ossia RFI).
Rispetto al piano industriale, Mazzolini ha precisato che i vertici aziendali non possono redigerlo "senza un quadro regolatorio è impossibile farlo", perché non si conosce come saranno svolte le gare per i servizi. L'amministratore delegato di FS ha parlato anche di trasporto merci, che ritiene "uno dei punti più importanti da sviluppare". Egli precisa che il piano industriale prevede un solo polo per la logistica. Nel 2016 nascerà una nuova società dedicata a questo comparto.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!