La casa giapponese ha annunciato di aver prodotto i primi pneumatici per autovetture contenenti una mescola particolare e innovativa, che usa una gomma ricavata dalla guayule, una pianta tipica di alcune zone aride. Bridgestone ha creato il primo prototipo nell'esteate 2015 nel Centro Tecnico di Tokyo e il costruttore intende produrre entro il 2050 pneumatici solo con materiali sostenibili, coinvolgendo tutta la sua gamma di prodotti e le loro applicazioni, dalle auto ai veicoli industriali alle moto.
Bridgestone, alla ricerca di fonti alternative da cui ricavare la gomma naturale, crede molto nelle potenzialità del guayule. L'azienda nipponica ha acquistato un terreno di circa 114 ettari presso la città di Eloy (Arizona, Stati Uniti), dove ha costruito un centro agro-tecnico per lo sviluppo e lo studio della coltivazione e produzione del guyayule.
Dall'arbusto nativo del deserto messicano e del sud-ovest degli Stati Uniti si estrae la gomma dalla corteccia e dalle radici, garantendo una qualità simile a quella prodotta dall'albero Hevea brasiliensis (quello usato oggi per produrre la gomma). La possibilità di coltivare il guayule nelle regioni aride e desertiche, consente di proteggere la biodiversità e ridurre lo sfruttamento intensivo delle zone tropicali. All'utilizzo di guayule negli pneumatici stanno lavorando anche Versalis, Yulex Corporation e Pirelli, con l'obiettivo di realizzare un impianto produttivo in Sud Europa.
Davide Debernardi
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