Un altro anno di sofferenza è stato mandato in archivio dall'armamento italiano, che nel corso del 2015 si è messo in evidenza sul mercato internazionale dello shipping per i molti sacrifici fatti sotto forma di ristrutturazioni e di cessioni di asset. A consuntivo si parla precisamente di 25 navi cedute sul mercato dell'usato a fronte di appena cinque unità acquistate da società armatoriali italiane, secondo il database specializzato VesselsValue.com. La stessa fonte rivela che a tenere alto l'onore della bandiera italiana ci hanno pensato i gruppi d'Amico e Grimaldi, che hanno compensato questo ampio numero di disinvestimenti con un altrettanto importante piano di potenziamento delle rispettive flotte attraverso la firma di nuovi ordini.
Più nel dettaglio, d'Amico International Shipping ha investito nel corso del 2015 circa 264 milioni di dollari per sei navi cisterna della classe Long Range 1 che consentiranno alla società di entrare in un nuovo segmento di mercato del liquid bulk rispetto alla classe di navi Medium Range. Il Gruppo Grimaldi nel corso dell'anno si era reso invece protagonista di un doppio ordine a due cantieri cinesi per complessive otto navi porta auto del valore totale di 465 milioni di dollari. In totale fanno circa 729 milioni di dollari investiti a cui vanno aggiunti, sempre secondo VesselsValue.com altri acquisti messi a segno da società armatoriali italiane (fra cui d'Amico e Rimorchiatori Riuniti) relativi a cinque navi usate (tre bulk carrier, una portacontainer e un'altra unità classificata come "specialised cargo") per un controvalore totale di 53 milioni di dollari.
Nella lista delle cessioni ci sono molte vendite forzose o comunque imposte dagli istituti di credito (soprattutto da quelli stranieri) nell'ambito delle procedure di ristrutturazione del debito che coinvolgono almeno ancora una quindicina di shipping company italiane. Il totale delle vendite sul mercato dell'usato è di 704 milioni di dollari per 25 navi, di cui undici sono navi cisterna (controvalore 266 milioni di dollari) grazie al fatto che questo segmento d'attività si è dimostrato molto dinamico e con ritorni interessanti grazie a livelli di nolo elevati. Le altre cessioni riguardano tre bulk carrier, una FPSO, quattro gasiere LPG, tre general cargo di portata minore e infine tre portacontainer cedute prima della consegna dalla Fratelli D'Amato (quest'ultima vendita da sola valeva 262 milioni di dollari). Fra i venditori figurano Premuda, d'Amico, LGR di Navigazione, Scerni di Navigazione, Sidernavi, Rimorchiatori Riuniti, Perseveranza di Navigazione, Motia, Dalmare, Fratelli d'Amico e Navigazione Montanari.
Nicola Capuzzo
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