L'amministratore delegato del Gruppo ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ha delineato la ristrutturazione dell'intero comparto del trasporto merci, che oggi è diviso in nove società: quattro di trazione ferroviaria (Trenitalia Cargo, TX Logistik, Serfer e Logistik France Trenitalia), tre per la gestione di terminal e il combinato strada-rotaia (Cemat, FS Terminali Italia e SGT), una di logistica (FS Logistica) e una per servizi interni al gruppo (FS Jit Italia). L'obiettivo è raccoglierle tutte in una sud-holding che farà capo direttamente a Gruppo FS. Quindi, il trasporto delle merci uscirebbe dal perimetro dell'attuale Trenitalia (che potrebbe essere divisa, nel trasporto passeggeri, tra una società per l'alta velocità e una per trasporto locale).
Nel 2015, queste nove società del trasporto merci hanno fatturato circa un miliardo di euro trasportando 23 miliardi di tonnellate/chilometri e producendo una perdita di 120 milioni di euro. Mazzoncini ha già presentato il progetto d'unificazione al Consiglio d'amministrazione e ai sindacati, cui avrebbe anticipato il dimezzamento dei presidi e un migliaio di esuberi, chiedendo nello stesso tempo un aumento di mille ore per la guida dei macchinisti.
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