L'arresto di oggi è avvenuto dopo dodici mesi d'indagini svolte dalla Polizia Stradale di Vercelli dopo una tentata rapina subita da un camion francese sulla bretella autostradale di Santhià, che venne sventata da una pattuglia della Polstrada. In quell'occasione, la Polizia recuperò l'autoarticolato, ma i banditi riuscirono a fuggire. Ma l'indagine proseguì e dopo un anno la Polizia ha identificato i presunti componenti della banda, che ora sono accusati di rapina, ricettazione e riciclaggio.
Secondo gli inquirenti, gli undici arrestati avrebbero attuato tre rapine aggravate e altrettante ne avrebbero tentate, senza successo. La banda aveva la base operativa in un capannone di San Giuliano Milanese e compiva le rapine secondo un piano ricorrente: dopo avere individuato il camion da assalire, carico di merce di elevato valore, usavano un trattore stradale per rallentarlo e fermarlo. Poi i rapinatori minacciavano l'autista con le armi e sganciavano il semirimorchio, agganciandolo al loro trattore, che poi ripartiva, mentre l'autista veniva lasciato legato nel suo trattore.
I rapinatori sceglievano con cura i carichi da assaltare, formati da prodotti di abbigliamento, profumi, occhiali da sole e telefoni. Gli inquirenti stimano che il valore di tutta la merce rubata sia di almeno 15 milioni di euro. Durante le perquisizioni svolte nelle provincie di Milano, Lodi e Monza, gli agenti hanno sequestrato dieci automezzi rubati, che erano usati per compiere le rapine.
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