Il 2016 per Prologis Italia sarà un'annata all'insegna dei nuovi investimenti, tornando anche all'attività di sviluppo immobiliare. La strategia di crescita nel nostro Paese seguirà due precise direttrici: nuove acquisizioni e nuove costruzioni. E si focalizzerà in tre precise aree di mercato: Milano, Roma e Bologna. "Le prospettive per il 2016 sono di attuare nuove acquisizioni per almeno venti milioni di euro", spiega detto Sandro Innocenti, country manager per l'Italia di Prologis. "nel mirino c'è tutta l'area di Milano e, in particolare, la fascia compresa tra la BreBeMi e l'autostrada A4, mentre a Roma guardiamo con particolare interesse le aree a nord della capitale".
Il manager prosegue dichiarando che "sul fronte dei nuovi sviluppi immobiliari, da aprile avvieremo i lavori per un magazzino di circa 15mila metri quadrati in un'area di trenta ettari che abbiamo recentemente acquisito nell'Interporto di Bologna. L'impianto sarà pronto entro la primavera del 2017". Nel 2015, i nuovi contratti d'affitto firmati hanno interessato superfici per complessivi 60mila metri quadrati, mentre i contratti rinnovati altri 56.500 metri quadrati.
Dal 2014 al 2015, la superficie complessiva edificata in portafoglio di Prologis in Italia è passata da 818.743 a 965.581 metri quadrati, gli immobili sono saliti da 28 a 42, le superfici edificabili sono scese da 430mila a 370mila metri quadrati (per effetto della cessione di un terreno a Siziano) e il tasso di occupazione degli immobili è salito dall'88,7% al 92,9%.
I conduttori degli immobili di proprietà di Prologis in l'Italia ammontavano alla fine 2015 a 56 unità. I parchi logistici comprendono attualmente 42 immobili, che si trovano nell'area di Milano (Paullo, Lodi, Novara, Piacenza, Castel San Giovanni, Cornaredo, Area Po, Cortemaggiore), di Pavia (Siziano), di Torino (Trofarello, Settimo Torinese), di Bologna (Interporto, Castel San Pietro), di Padova e di Roma (area di via Tiburtina, Anagni).
Gli obiettivi di Prologis Italia per il 2016 sono di portare la superficie complessivamente edificata a 1.020.000 metri quadrati (da 965.581 metri quadrati), aggiungere almeno due immobili agli attuali 44 ed elevare il tasso di occupazione dal 92,9% al 93%, nonostante superfici maggiori in portafoglio. Il numero di clienti dovrebbe invece ridursi per il fatto che lo sviluppatore intende consolidare un numero inferiore di inquilini su superfici più ampie.
A proposito delle tendenze dell'immobiliare logistica, Innocenti spiega che "il mercato è nelle mani del conduttore", ossia il potere contrattuale maggiore è nelle mani di chi vuole affittare magazzini. Poi aggiunge: "Nel 2015 i canoni nominali sono rimasti costanti, si può dire che il calo registrato fino al 2014 si è arrestato e il 2016 dovrebbe essere l'anno dell'inversione di tendenza verso la ripresa per alcune posizioni, in primis Milano e Roma".
A proposito del crescente interesse di investitori stranieri verso l'immobiliare logistico italiano, il numero uno di Prologis ha confermato che "in effetti il numero dei concorrenti è cresciuto, ma si tratta perlopiù di investitori opportunistici, che guardano a rendimenti a doppia cifra mentre noi abbiamo un approccio più di lungo termine e abbiamo rendimenti fino al 9% su immobili di elevata qualità".
Nicola Capuzzo
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