Il tema dell'obbligo della pesatura dei container che entrerà in vigore dal 1° luglio 2016, come previsto dalla convenzione internazionale Solas, sarà affrontato in sede comunitaria la settimana prossima. Lo si apprende da fonti vicine al ministero dei Trasporti che ha convocato il 13 aprile a Roma una riunione tecnica proprio per affrontare una questione che, a detta di spedizionieri, terminalisti e caricatori, potrà avere effetti dirompenti dopo il 1° luglio, con il rischio di congestione in banchina e container lasciati a terra dalle navi.
La DG Move si è dunque fatta carico di trovare una quadra sulla questione e ha convocato una riunione a Bruxelles per decidere in maniera uniforme a livello continentale come dovrà essere applicata questa nuova normativa. Bisogna capire quali saranno gli intervalli di tolleranza accettabili fra peso effettivo e dichiarato, quali tipologie di strumentazione saranno accettate e con quali certificazioni. La data di avvio delle nuove regole non è in discussione, mentre sembra probabile una prima fase di tolleranza da parte degli organi preposti a effettuare i controlli (in Italia saranno con ogni probabilità le Capitanerie di Porto).
Quanto urgenti e importanti siano queste nuove disposizioni lo dimostra un'indagine condotta nel porto di Venezia presentata da Giuseppe Bianco, vertice dell'agenzia marittima Le Navi Veneto, in occasione del seminario organizzato per i dieci anni dall'Associazione locale agenti marittimi. Questa analisi è stata condotta su 341 container presi a campione e imbarcati nel porto di Venezia su diverse navi raffrontando le dichiarazioni di peso ricevute dai caricatori o dagli spedizionieri relativamente a: peso dichiarato al momento della prenotazione del trasporto marittimo, peso rilevato dalle istruzioni per l'emissione della polizza di carico, peso dichiarato all'entrata del contenitore al terminal per l'imbarco e peso dichiarato sulla bolla di esportazione. "Di questi 341 contenitori, in nessun caso è stato riscontrato sempre lo stesso peso dichiarato in tutti i documenti" ha spiegato Bianco, aggiungendo che "le discordanze sono comprese tra 23 e 22.030 chili".
L'esperto agente marittimo ha poi precisato che la portata massima di un contenitore da 20 piedi è di circa 21.770 kg e la tara del contenitore vuoto è di circa 2230 kg, dunque la somma di tara e massimo peso caricabile è di circa 24mila chili. Prendendo in esame una nave che scala Venezia (22mila Gross Tonnage, 188 x 28,4 metri, portata nominale 1900 teu, portata media circa 1500 teu ovvero circa 930 contenitori), se si applica un errore di 6000 kg per il 25% dei contenitori presenti a bordo della nave presa in esame (cioè 230 unità) si ottiene una difformità di peso in eccesso o in difetto pari a 1380 tonnellate.
Nicola Capuzzo
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