L'esercizio appena trascorso sarà ricordato dall'interporto di Verona come uno dei migliori della sua storia. I risultati di bilancio sono stati incoraggianti: fatturato salito a 9,1 milioni di euro (grazie anche a vendite di nuovi complessi logistici per 1,4 milioni), Ebitda di 2,7 milioni, Ebit di 762 mila euro e circa 28 milioni di tonnellate di merci transitate (20 milioni via camion e 8 milioni via treno). I proventi da canoni di concessione sui magazzini si sono attestati a circa 7 milioni di euro (il valore più alto di sempre) e 140 sono le società di trasporti, logistica e servizi attive presso i 4,5 milioni di metri quadrati di aree sul quale sorge l'interporto (di cui 300mila metri quadrati di piattaforme logistiche tutte occupate da operatori logistici internazionali).
Il compito di sviluppare dal punto di vista immobiliare e a gestire operativamente le attività dell'interporto spetta al Consorzio Zai Quadrante Europa cui si devono questi risultati e il cui presidente, Matteo Gasparato, tiene a evidenziare le prestazioni soprattutto in ambito ferroviario: "Nel 2015 all'interporto sono stati lavorati oltre 15mila treni (nuovo record assoluto), una media di 50 al giorno, che hanno sviluppato un traffico di 400mila Uti. Dal punto di vista dei collegamenti, il Quadrante Europa presenta servizi giornalieri con i principali porti e interporti europei e le relazioni avvengono per oltre il 90% lungo il Corridoio del Brennero. Lavoriamo in prevalenza con il centro-nord Europa come dimostra il fatto che abbiamo collegamenti regolari con 22 destinazioni estere e cinque italiane".
Il numero uno dell'interporto veronese sorride ma lo sguardo di Gasparato è già rivolto al futuro: "Abbiamo attivato un gruppo di lavoro con Rfi per pensare allo sviluppo dell'interporto di qui a dieci anni visto che nel 2026 si aprirà il tunnel del Brennero e dovremo essere pronti a lavorare treni intermodali lunghi fino a 750 metri. Dal punto di vista della governance stiamo collaborando con altri soggetti italiani del corridoio del Brennero in direzione di una Società di Corridoio per la gestione coordinata di una rete di terminali da Trento a Mantova e in futuro vorremmo dare anche noi vita agli Stati Generali della logistica del nord-est".
Dal punto di vista immobiliare è in cantiere l'insediamento della società tedesca Bayernland (realizzerà il proprio centro logistico su un'area di 17mila metri quadrati con magazzino automatizzato di 7000 metri quadrati coperti), che farà seguito allo sbarco già avvenuto di Gardenfrutta (che ha da poco inaugurato un nuovo centro logistico da 10mila metri quadrati con magazzino refrigerato di 5000 mq). Fra i prossimi arrivi ci sarà anche una multinazionale del settore mobili e arredamento come Ikea e per questo il Consorzio Zai nei mesi scorsi ha avviato l'acquisizione di nuove aree in zona Marangona per oltre un milione di metri quadrati di terreni, più altri 100mila metri quadrati sono stati opzionati.
Il presidente di Consorzio Zai, guardando al futuro e parlando anche in veste di presidente dell'Unione Interporti Riuniti, auspica che Verona così come altre strutture interportuali rinsaldino maggiormente i rispettivi legami con gli scali marittimi italiani, tuttora scarsi in termini di servizi intermodali.
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!