I Finanzieri hanno scoperto la frode dopo avere incrociato i dati delle dichiarazioni presentate dall'autotrasportatore per ottenere il rimborso dell'accisa sul gasolio. Secondo le Fiamme Gialle, la società (di cui non forniscono il nome) avrebbe attuato in tre anni, dal 2012 al 2015, compensazioni indebite e reiterate. Inoltre, nella documentazione aziendale erano presenti fatture per l'acquisito di gasolio in distributori stradali che non riportavano l'indicazione delle targhe dei veicoli che avevano diritto al rimborso. Secondo la Finanza, questo meccanismo avrebbe causato una frode verso l'Erario per oltre 400mila euro. Al termine dell'indagine, i Finanzieri hanno inoltrato notizia di reato alla procura della Repubblica.
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