Il Piano Industriale dell'Anas 2016-2020 si basa sull'autonomia finanziaria dell'azienda, illustrando tre modelli alternativi di autofinanziamento: il prelievo di una quota delle attuali accise sul carburante, l'attivazione di pedaggi su parte della rete stradale gestita e di vignette. Secondo la società stradale, questo modello "comporta una serie di benefici principalmente dovuti al prelievo proporzionale al traffico, alla certezza dell'incasso ed alla assenza di oneri aggiuntivi per utenti".
Le ipotesi di autofinanziamento dovrebbero aumentare il valore medio annuo degli investimenti, che nel 2015 è diminuito a 1,7 miliardi, portandolo ad almeno tre miliardi l'anno, utilizzando anche lo strumento del project management. "Questo percorso, già avviato, passa altresì tramite l'efficientamento ed il potenziamento delle attività di pianificazione, progettazione, appalto e realizzazione di nuove opere/manutenzione straordinaria".
Per quanto riguarda l'infrastruttura, il Piano prevede il recupero di circa 6250 chilometri di strade regionali e provinciali - che porteranno la rete Anas dagli attuali 25.500 a 31.800 km - con "l'obiettivo di garantire continuità territoriale alla rete e attivare contratti di servizio sulle strade provinciali al fine di incrementare l'efficienza attraverso un aumento degli asset gestiti/km e una più razionale gestione delle tratte", come spiega l'azienda in una nota.
L'analisi della società sui flussi di traffico rivela che sta diminuendo la percorrenza autostradale, perché sulle lunghe distanze aumenta l'uso dell'aereo e del treno, mentre cresce quella delle tratte a breve-media percorrenza. In questo contesto, il Piano privilegia la manutenzione straordinaria rispetto alla costruzione di nuove opere, compensando così i limitati investimenti attuati negli scorsi anni.
Per quanto riguarda il personale, che oggi conta seimila dipendenti diretti, l'Anas intende gestirlo in modo più razionale con un nuovo modello d'organizzazione. La società intende anche "valorizzare" gli asset e, in particolare, i 3642 immobili (tra cui 1244 case cantoniere).
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