Il 7 luglio 2016, la Commissione Europea ha annunciato la decisione sull'inchiesta aperta nei confronti di quattordici compagnie marittime di tutto il mondo per un sospetto coordinamento dei noli marittimi. Con questa azione, la Commissione rende giuridicamente vincolanti gli impegni proposti nei giorni scorsi dalle compagnie per aumentare la trasparenza dei noli e ridurre la possibilità di accordi.
Uno dei punti critici era per la Commissione l'annuncio di futuri incrementi dei noli, che potrebbe danneggiare la concorrenza. Queste dichiarazioni, note agli operatori come General Rate Increases o GRI non indicano il nolo futuro, ma solo il valore dell'aumento, in dollari, per teu, la rotta interessata e la prevista data di attuazione. Generalmente, il GRI viene annunciato da tre a cinque settimane prima della data di applicazione, con un effetto di trascinamento verso altri vettori. In realtà, non sempre gli aumenti avvengono nella misura e nei termini annunciati, magari per allinearli a quelli dichiarati successivamente dai concorrenti.
La Commissione Europea ritiene illecito questo comportamento e ha quindi aperto un'indagine. La Commissione ritiene che tali annunci non forniscono informazioni complete sull'aumento dei noli, ma che servono invece per comunicare ai concorrenti le proprie intenzioni con anticipo, rendendo così possibile una forma di coordinamento.
"Siccome gli annunci forniscono informazioni parziali ai clienti e non sono vincolanti, i clienti non possono essere in grado di contare su tali dichiarazioni mentre i vettori possono poi cambiare decisione senza il rischio di perdere clienti", scrive la Commissione. La nota prosegue spiegando che "questa pratica può condurre a noli più elevati per i servizi di trasporto container, danneggiando concorrenza e clienti. Ciò viola le regole di concorrenza nella UE e nello Spazio Economico Europeo e, in particolare, l'articolo 101 del trattato sul funzionamento dell'Unione e l'articolo 53 dell'accordo SEE".
Dopo i rilievi della Commissione Europea, le compagnie hanno formalizzato alcuni impegni per cambiare il metodo delle comunicazioni. Per prima cosa, interromperanno la comunicazione il General Rate Increases come lo conosciamo ora, mentre i futuri annunci di aumento dei noli conterranno i cinque elementi ritenuti fondamentali, ossia tariffa base e oneri per il bunker, la sicurezza, la movimentazione nei terminal e sovrapprezzo per l'alta stagione, se applicati.
Inoltre, le comunicazioni di variazione dei noli non avverranno 31 giorni prima della loro entrata in vigore e saranno vincolanti come prezzi massimi, anche se i vettori potranno applicare noli inferiori. In tutti i casi, tali annunci non si potranno applicare ai clienti che hanno in vigore accordi tariffari sulla rotta interessata e durante le trattative bilaterali o quelle che riguardano comunicazioni su servizi creati su misura per specifici clienti. Tali impegni varranno tre anni a partire dal 7 dicembre 2016.
Le compagnie marittime interessate sono: CMA CGM (Francia), COSCO (Cina), Evergreen (Taiwan), Hamburg Süd (Germania), Hanjin (Corea del Sud), Hapag Lloyd (Germania), HMM (Corea del Sud), Maersk (Danimarca), MOL ( Giappone), MSC (Svizzera), NYK (Giappone), OOCL (Hong Kong), UASC (UAE) e ZIM (Israele).
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