La causa ufficiale è l'aumento dei controlli di sicurezza dopo il grave attentato di Nizza, ma i giornali britannici già ipotizzano una sorta di rappresaglia per l'esito del referendum che porterà la Gran Bretagna fuori dall'Unione Europea. In questo caso, lo scenario visto nel fine settimana del 23 e 24 luglio 2016, e proseguito anche oggi, potrebbe ripetersi più volte in futuro. L'inasprimento dei controlli dei veicoli che s'imbarcano al porto di Dover per la Francia ha causato lunghissime attese, che le cronache riferiscono fino a venti ore.
L'emergenza è iniziata la sera di venerdì 22 luglio, quando i funzionari del porto inglese hanno avvertito che il personale francese nell'area di controllo era insufficiente per affrontare l'ondata di automezzi diretti all'imbarco. Un accordo tra Gran Bretagna e Francia contente la presenza di personale misto negli scali di entrambe le coste della Manica. Nelle ore successive, le code sono aumentate, a a causa anche dei turisti britannici diretti verso il continente, che si sono mescolati alle centinaia di camion che regolarmente s'imbarcano a Dover. Le code sulle autostrade A2, A20 e M20 hanno superato nel fine settimana i venti chilometri e si prevede che i disagi restino almeno fino a oggi.
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