Se la versione del testo che era andata all'esame dell'esecutivo favoriva di fatto il Gruppo Grimaldi, la versione che ne è uscita torna a far sorridere Fedarlinea e le compagnie di navigazione del gruppo Onorato Armatori. Secondo quanto risulta infatti a Ship2Shore nel testo "emendato" dal Consiglio dei Ministri non c'è più il limite della tabella minima di sicurezza per l'imbarco di marittimi italiani e comunitari e quindi per poter beneficiare degli sgravi contributivi e fiscali garantiti dal Registro Internazionale il 100% dell'equipaggio sulle navi ro-ro e ro-pax dev'essere europeo.
Dunque senza extracomunitari a bordo come invece avviene su alcune navi di Grimaldi che effettuano triangolazioni fra porti italiani ed esteri (come nel caso della linea fra Civitavecchia, Porto Torres e Barcellona) in virtù di specifici accordi di flotta siglati con i sindacati. Sparita dalla versione finale del Decreto Legislativo anche l'apertura ad altre bandiere comunitarie del regime di Tonnage Tax italiano, una previsione che avrebbe consentito anche alle società armatoriali nostrane di continuare a godere dei benefici previsti dal regime fiscale forfettario e dal Registro Internazionale pur avendo in flotta navi battenti altre bandiere comunitarie per certi aspetti più favorevoli come Malta, Regno Unito o Cipro.
E' bene precisare però che quest'ultima versione del Decreto Legislativo sul cabotaggio marittimo potrebbe subire ancora delle modifiche perché, dopo questo primo passaggio in Consiglio dei Ministri, l'iter prevede ora che il testo passi alle competenti commissioni parlamentari prima di tornare poi alla definitiva approvazione dell'esecutivo. Per completare questo processo ci vorranno mesi.
Nicola Capuzzo
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