Secondo l'indagine avviata dalla Capitaneria di Porto, la società terminalista di Bogazzi non avrebbe le necessarie concessioni per lavorare in modo completo nel porto. Infatti, spiega all'Ansa il procuratore capo Aldo Giubilaro, la Porto di Carrara avrebbe solo un'autorizzazione (più economica) che consente una gamma limitata di attività. In particolare, Porto di Carrara non può lasciare nell'area portuale i suoi mezzi quando non sono operativi, da qua la denuncia di occupazione di suolo pubblico.
Dopo il sequestro di nove gru e 21 carrelli, motrici e benne, il porto non ha potuto caricare o scaricare le navi. Il 29 agosto la situazione si è parzialmente sbloccata, perché la Procura ha concesso al terminalista di utilizzare due gru e altri macchinari, per lavorare le navi cargo programmate. Intanto si è riunito il Comitato Portuale, che ha approvato una nuova concessione ventennale, in vigore dal 1° settembre 2016, per operare nella banchina Fiorillo di Levante, mentre si sta studiando la formula per quella di Ponente.
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