Le associazioni dei gestori Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl) e Anisa (Confcommercio) hanno confermato il fermo nazionale degli impianti autostradali di due giorni, dalle 22:00 di lunedì 19 settembre alle 22:00 di mercoledì 21 settembre 2016. La vertenza è in corso da un anno e non è stata sbloccata dagli incontri al ministero dei Trasporti del 20 luglio e del 30 agosto scorsi. Dopo tali riunioni, scrivono le associazioni "ancora non si intravede nessuno spiraglio per una soluzione degli elementi denunciati e puntualmente disciplinati nel Decreto Ministeriale del 7 agosto 2015". La nota prosegue affermando che "appare evidente che c'è in atto un attacco congiunto di concessionari e affidatari ai parametri minimi del servizio pubblico in autostrade, a danno dei cittadini consumatori, e con esso alle conquiste della categoria".
Le associazioni dei gestori contestano "l'immotivato differenziale prezzi con la rete ordinaria, i disservizi agli automobilisti legati agli atteggiamenti e alle politiche dei sub concessionari che mettono a rischio il servizio pubblico di distribuzione carburanti, la vendita dei prodotti petroliferi con metodologia self pre-pay attraverso isole dedicate, con grave danno al servizi pubblico all'automobilista e ai cittadini diversamente abili".
Inoltre, prosegue la nota "la vertenza non conosce passi in avanti sulle questioni delle nuove tipologie contrattuali applicabili nel settore, con il risultato di nuove forme di sfruttamento sulla rete. Rimangono aperte la vicende dell'indennizzo economico a favore dei gestori che non godranno della continuità gestionale e saranno dunque espulsi dal mercato, dei mancati accordi economici, ivi compreso la definizione del prezzo massimo di vendita. Grava poi come un macigno la sottrazione delle attività sotto pensilina ai gestori da parte di Anas".
La Legge impone che resti aperto un numero minimo d'impianti sulle autostrade, che si possono consultare sui siti web delle diverse Regioni.
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