Il progetto, riferito dall'agenzia Novosti, prevede la costruzione di un corridoio ferroviario lungo 380 chilometri per collegare la foce del fiume Samarga, che sfocia nel Pacifico, con la città di Khabarovsk, dove transita la ferrovia Transiberiana. Questa nuova linea rientra in un progetto più ampio, che vede la costruzione di un nuovo porto nella foce del Samarga, che potrà raggiungere una capacità annuale di ottanta milioni di tonnellate di merce. Intorno allo scalo dovrebbe sorgere una nuova città di almeno 50mila abitanti.
Khabarovsk ha un ruolo importante nel trasporto delle merci non solo perché sorge lungo la Transiberiana, ma anche perché è un'importante città industriale nella parte orientale della Russia e si affaccia sul fiume Amur. La città rappresenta uno hub tra la costa del Pacifico e la Russia occidentale e il nuovo sistema ferroviario e portuale dovrebbe accorciare la distanza con la costa del Pacifico di cinquecento chilometri.
La costruzione del porto dovrebbe terminare nel 2025, creando così un nuovo accesso nel Pacifico per i container che viaggiano da e per la Corea del Sud, la Cina e il Giappone. Inoltre, lo scalo potrebbe servire traghetti diretti verso regioni più remote, come Sakhalin, Kamchatka, Magadan e le isole Kurili. Il progetto prevede anche la costruzione di una grande piattaforma logistica a Rakitnoye, nell'ambito della Zona Economica Speciale di Khabarovsk.
Rispetto all'attuale porto del Pacifico Vladivostok, quello nuovo di Samarga avrebbe il vantaggio di avere acque più calde, e quindi una migliore operatività, ed essere più vicino alla parte occidentale del Paese. Samarga Holdings ha presentato questo progetto all'Eastern Economic Forum, che si è svolto all'inizio di settembre 2016. Ora, la società sta cercando gli investitori, tra cui ci sarebbero già la cinese Commercial Bank of China e la Rotobo, associazione d'imprese giapponesi.
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