Hapag-Lloyd potrà acquisire e incorporare la compagnia araba Uasc, ma con la condizione che quest'ultima si ritiri dalle alleanza sulle rotte tra Europa e America, dove la nuova entità potrebbe conquistare una posizione dominante. La Commissione ha esaminato gli effetti della concentrazione sulla concorrenza nel trasporto marittimo di container su tredici rotte che collegano l'Europa con le Americhe, il Medio Oriente, il subcontinente indiano, l'Estremo Oriente, l'Australia, la Nuova Zelanda e l'Africa occidentale, così come Nord Europa con il Mediterraneo.
Questa analisi ha posto in evidenza un problema riguardo alla partecipazione di Uasc al consorzio NEU-1 che opera tra Europa settentrionale e America settentrionale, che potrebbe influenzare i noli su questi collegamenti a scapito dei clienti. Quindi, la nuova entità che sorgerà dalla fusione tra Hapag-Lloyd e Uasc, che diventerà la quinta compagnia mondiale, dovrà uscire da tale alleanza.
"Anche se Uasc continuerà a operare nel consorzio NEU1 durante il periodo di preavviso per garantire un'uscita ordinata, un fiduciario di controllo garantirà che nessuna informazione anticoncorrenziale sia condivisa tra il consorzio NEU1 e la nuova entità nel corso di tale periodo di preavviso", precisa la Commissione. L'Antitrust ha rilevato anche che l'operazione crea collegamenti limitati verticali tra le attività di terminali container, trasporto interno, spedizioni e rimorchio portuale, senza però rilevare inconvenienti per la concorrenza.
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