Centoventi colleghi hanno accompagnato la bara bianca di Lukasz Urban nell'ultimo viaggio dell'autista polacco ucciso da Anis Hamri il 19 dicembre scorso a Berlino per usare il suo autoarticolato da lanciare nella folla. Al funerale ha partecipato il presidente della Repubblica polacca, Andrzej Duda, che ha deposto una corona di fiori e una grande folla. Urban lascia la moglie e un figlio adolescente. Il primo ministro polacco, Beata Szydlo, ha annunciato che la vedova avrà una pensione di Stato. Inoltre, la donna riceverà anche i proventi della colletta organizzata nei giorni scorsi da un camionista inglese, che ha raccolto 177mila sterline, pari a 207mila euro.
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Intanto, emergono alcuni particolari dell'inchiesta che le Autorità tedesche stanno svolgendo sull'attentato. La portavoce della Procura Federale Tedesca ha dichiarato che al momento dell'attacco l'autista polacco era già morto. Quindi, il camion sarebbe stato portato sul posto da Amri, che poco prima di lanciarsi sulla folla avrebbe postato una foto di se stesso al volante. Però la sua inesperienza di guida di un veicolo pesante ha evitato un bilancio più grave. Infatti, non ha disinserito il sistema di frenata automatica anti-tamponamento, di cui lo Scania della Ariel Zarawski era equipaggiato, e che quindi è entrato un funzione quando il camion è stato lanciato sulla folla, fermandolo automaticamente dopo una settantina di metri, di fronte al primo ostacolo.
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