A un primo controllo, la stampata dei tempi di guida del camion pareva regolare, ma gli agenti hanno approfondito il controllo quando hanno visto nell'autista – un padroncino catanese di 40 anni - evidenti segni di stanchezza. Così, hanno portato il veicolo in un'officina autorizzata, dove i tecnici hanno trovato il classico magnete collegato al sensore del cronotachigrafo e comandato da un telecomando, che permetteva all'autista di interrompere la rilevazione dei tempi di guida.
Il conducente ha quindi confessato agli agenti di avere iniziato il viaggio da Treviso ventiquattr'ore prima e, quindi, di non avere rispettato i tempi di guida e riposo. Oltre alla sanzione amministrativa, la Polstrada ha ritirato la patente, cui ha decurtato 10 punti, e ha denunciato l'autista-imprenditore per manomissione di apparecchi che prevengono disastri o infortuni sul lavoro.
Sempre nella zona di Termini Imerese, lo scorso dicembre la Polstrada ha scoperto un altro articolato con un sistema di manomissione elettronico. In questo caso, ha denunciato sia l'autista di 36 anni, sia il titolare dell'impresa per cui lavorava. Secondo le rilevazioni, questo camion viaggiava in ambito internazionale senza rispettare i tempi di riposo in intervalli di tempo da dodici a diciotto ore.
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