Martedì 14 marzo si svolgerà al ministero per lo Sviluppo Economico l'incontro tra le due aziende di autotrasporto e logistica e i sindacati per salvare il corriere emiliano tramite due azioni concordate nella riunione precedente, avvenuta il 1° marzo, ossia il trasferimento di parte delle attività di Artoni a Fercam, con il passaggio di 150 persone, e la cassa integrazione per i dipendenti del corriere emiliano. Venerdì scorso, l'associazione dell'autotrasporto artigianale Fita Cna – cui aderisce una parte dei sub-vettori di Artoni – ha anticipato i contenuti dell'accordo che arriverà domani al Tavolo ministeriale.
Secondo la presidente dell'associazione degli autotrasportatori, la nuova intesa tra le due aziende prevede il trasferimento da Artoni a Fercam di sole tredici filiali, che secondo la Fita sarebbero "le più piccole". Franchini aggiunge che Fercam avrebbe "già ereditato i principali clienti di Artoni", sostenendo che l'intesa "dimentica l'indotto, mettendo in ginocchio diverse centinaia di piccoli e medi imprenditori". Questa intesa, precisa Franchini, "non sana affatto i problemi legati alla crisi del Gruppo Artoni". La presidente chiede che la sua associazione sia invitata al Tavolo di domani "per rappresentare un intero comparto, quello degli imprenditori dell'autotrasporto".
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