Il 4 aprile 2017 entreranno in vigore le nuove procedure per la revisione periodica dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, prescritte dalla Motorizzazione Civile. Alcune di queste novità sono contestate dalle associazioni degli autotrasportatori, che le ritengono onerose. Dopo la presa di posizione della Confartigianato Trasporti, è intervenuta anche Anita con una lettera scritta dal suo presidente Thomas Baumgartner al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.
Il primo punto critico per Anita è l'obbligo del pre-collaudo, che il titolare del veicolo deve svolgere in un'officina per controlli in punti che richiedono lo smontaggio di parti. "Benché le imprese di autotrasporto svolgano regolarmente attività di manutenzione dei veicoli e li sottopongano sistematicamente a revisione come disposto dalle norme sul requisito dello stabilimento, i nuovi obblighi determinano un blocco delle prenotazioni delle sedute di revisione e aggravano l'operatività degli UMC poiché sono stati allungati i tempi di revisione per il singolo mezzo per cui è necessario un maggior numero di sedute", scrive Baumgartner.
Anita sottolinea anche che le imprese di autotrasporto sono penalizzate dall'insufficiente numero di revisioni fuori-sede (della Motorizzazione), ossia quelle svolte presso officine autorizzate oppure nelle sedi stesse delle aziende che hanno l'attrezzatura adeguate. Una situazione che penalizza soprattutto il trasporto internazionale, che ha necessità di tempi più rapidi per la revisione.
Per questi motivi, Anita ha chiesto la sospensione delle nuove disposizioni, "anche in considerazione del recepimento della Direttiva sulla revisione dei veicoli (2014/45) che dovrà avvenire entro il 20 maggio 2017, affinché le imprese del settore possano adempiere agli obblighi previsti dalla legge e al fine di poter chiarire la tematica". L'associazione chiede anche di accelerare la terziarizzazione della revisione con l'ingresso di operatori privati anche nel campo dei veicoli pesanti "così da consentire alle imprese di autotrasporto di poter scegliere liberamente dove effettuare la revisione obbligatoria".
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