Le Fiamme Gialle hanno iniziato l'indagine a gennaio 2016, grazie anche ad alcune segnalazioni su movimenti di denaro sospetti presentate da alcune banche sulla base della normativa anti-riciclaggio nei confronti di alcune persone. Seguendo questa pista, i Finanzieri sono arrivati a due cooperative di facchinaggio della provincia di Verona (di cui non hanno fornito il nome) – di cui le persone segnalate erano responsabili - che hanno compiuto un'ingente evasione fiscale e contributiva dal 2013 al 2016.
In questo periodo, le due cooperative non hanno versato l'Iva e le ritenute Inps dei collaboratori per due milioni di euro e nel 2014 hanno omesso di dichiarare un'imponente cifra d'imponibile, per non pagare Iva ed Ires. I Finanzieri hanno rilevato anche gravi illeciti anche nella gestione di 762 collaboratori, per i quali le coop non hanno versato contributi per 900mila euro. Per farlo, le coop hanno versato in nero una parte delle retribuzioni e hanno usato in modo illecito indennità di trasferte, rimborsi chilometrici e rimborsi spese generiche. Al termine delle indagini quattro persone sono state denunciate alla procura della Repubblica per diversi reati fiscali.
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