Oggi pomeriggio, un autoarticolato ucraino ha seminato il panico tra chi stava percorrendo l'A1 in direzione sud, nell'area fiorentina. Il veicolo ha viaggiato per alcuni chilometri passando continuamente da una corsia all'altra, prima di essere fermato dalla Polizia Stradale vicino all'uscita di Valdarno, dopo un inseguimento di venti chilometri. Quando l'autista, di 35 anni, è sceso dalla cabina mostrava evidenti segni di ebbrezza, al punto di non riuscire a restare stabilmente in piedi. A conferma delle sue condizioni, gli agenti hanno trovato nell'abitacolo diverso bottiglie di vino vuote.
La professionalità degli agenti, che hanno intercettato l'autoarticolato a Incisa, ha evitato incidenti. Infatti, una pattuglia si è messa dietro al camion, mantenendo così a distanza gli altri utenti della strada fino a quando altre due pattuglie della Polstrada sono riuscite a fermare il veicolo. L'autista è stato denunciato per guida in stato d'ebbrezza e gli agenti gli hanno sequestrato la patente. Il camion era partito dalla Francia con un carico di collettame, aveva scaricato a Bergamo e stava proseguendo verso Roma, dove non è arrivato perché il camion è stato sequestrato.
Poco dopo questo episodio, Conftrasporto ha diffuso una nota per chiedere controlli sull'intera filiera del trasporto: "Chiediamo che vengano applicate le norme esistenti" – ha dichiarato il presidente Paolo Uggè. "Che si verifichino le condizioni alle quali il carico è stato affidato e si estendano le verifiche al committente per poi assumere le conseguenti misure. Chiediamo massima severità da parte delle autorità competenti e la verifica su ciascuna componente della filiera per stabilire dove stanno le responsabilità di un fatto così grave. Non è la prima volta che accadono episodi del genere, ed è l'ennesima volta che invochiamo più sicurezza sulle nostre strade e il rispetto della legge da parte di chi le attraversa".
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