Il 13 dicembre del 2010 un autotrasportatore di Bressana Bottarone (Pavia) denunciò ai Carabinieri il furto di quattro camion e due rimorchi da un parcheggio, chiedendo quindi un risarcimento a due società assicuratici. Durante le indagini, però, gli inquirenti scoprirono che un mese prima della denuncia la procura di Bolzano aveva sequestrato uno dei veicoli dichiarati rubati nell'ambito di un'indagine contro un'organizzazione che riciclava veicoli industriali nei Pesi dell'Est, come spiega un articolo della Provincia Pavese dell'11 aprile 2017.
Questa circostanza ha portato gli inquirenti a ritenere che l'autotrasportatore pavese avesse sporto una falsa denuncia e quindi lo hanno a loro volta denunciato per simulazione di reato e ad aprile 2017 il Tribunale di Pavia lo ha condannato in primo grado a otto mesi e 15 giorni e al pagamento di una provvisionale di 13mila euro, più le spese legali.
Più severa la condanna di primo grado del Tribunale di Oristano verso un autotrasportatore e sua figlia a un anno per avere chiesto il risarcimento a una società di assicurazioni per un danno ricevuto da un suo veicolo a causa di un tombino ceduto a Mondovì. Secondo un articolo di Cagliaripad, l'autotrasportatore denunciò che l'incidente causò la rottura del serbatoio del camion con uscita di gasolio, chiedendo un risarcimento di 470mila euro. In seguito, l'assicurazione lo denunciò per truffa. Dopo la sentenza, l'autotrasportore si è dichiarato innocente, sostenendo che il liquidatore della società assicuratrice aveva ammesso la fattura e che la condanna deriva dalla sua attività politica, essendo presidente di un movimento per l'indipendenza della Sardegna.
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