Assoporti, l'Associazione dei porti italiani ha un nuovo presidente che nel prossimo biennio avrà il compito di accompagnarla in una fase di necessaria trasformazione. L'assemblea degli associati che si è tenuta a Roma il 20 aprile 2017 ha eletto presidente Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale che comprende Trieste e Monfalcone. Per lui 14 voti favorevoli su 15 (di fatto ad astenersi è stato solo l'assente Andrea Annunziata, presidente dell'AdSP di Catania e Augusta) e incassa pure il rientro nell'associazione dei porti di Genova e di Ravenna che erano fuoriusciti in polemica con la precedente presidenza guidata da Pasqualino Monti. Nel suo programma ci sono uniformità d'azione fra i porti, internazionalizzazione trasformazione dell'associazione.
Il neo presidente di Assoporti ha detto infatti che "una delle priorità è quella di ridefinire il ruolo dell'associazione e capire come possa integrarsi con la riforma dei porti da poco approvata. La nuova normativa prevede un Tavolo nazionale dei presidenti dei porti (formalmente definita Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di Sistema Portuale, ndr) i cui rappresentanti dialogano direttamente con il ministero dei Trasporti ma c'è la necessità di interpretare bene la nuova riforma. La precedente legge 84/1994 è stata una buona norma anche se talvolta è stata declinata a livello locale in maniera diversa. Assoporti vuole essere un ambiente che informa i vertici delle Autorità di Sistema Portuale per arrivare a una standardizzazione dell'applicazione della nuova normativa". Dunque porte aperte non solo ai presidenti ma anche ai segretari generali e ai dirigenti degli enti.
D'Agostino punta poi sull'internazionalizzazione e sulla promozione dei porti fuori dai confini nazionali, con un'attenzione particolare in sede comunitaria all'associazione europea dei porti Espo (European Sea Ports Ogrnaization): "Assoporti può gestire come fatto in passato, e forse anche meglio, questo tipo di attività. Nei rapporti istituzionali a livello comunitario l'Italia è necessario che conti un po' di più".
È poi allo studio anche una necessaria modifica dello statuto dell'associazione. D'Agostino infatti spiega: "Va rivisto lo statuto perché era stato costruito a uso e consumo delle vecchie Autorità Portuali trasformate in Autorità di Sistema Portuale, senza dimenticare poi i ruoli e le funzioni che verranno dato al Tavolo dei presidenti e al ruolo di Assoporti. La costituzione del tavolo di coordinamento nazionale ridefinisce il ruolo della nostra associazione: se per certi versi lo sminuisce, per altri vede potenziata la funzione di supporto al ministero dei Trasporti nei compiti di pianificazione e coordinamento nazionale". Due riunioni della Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di Sistema Portuale si sono già tenute (l'ultima a Livorno in occasione del secondo Forum della portualità) mentre la prossima è in programma a Roma l'8 maggio.
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!