La Guardia di Finanza di Torino ha concluso la complessa indagine denunciando l'amministratore per diversi reati, tra cui spiccano quelli di dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa presentazione della dichiarazione e omesso versamento dell'Iva. In caso di condanna, l'amministratore rischia una pena fino a sei anni di carcere. Secondo gli inquirenti, l'azienda (di cui non rivelano il nome essendo ancora in vigore il segreto istruttorio) non avrebbe presentato dichiarazioni fiscali per due anni, usando anche in modo illegale autisti dipendenti di due imprese di autotrasporto rumene.
L'inchiesta è partita proprio con i rapporti tra la società italiana e le due rumene. La prima commissionava alle seconde i servizi di autotrasporto, che esse svolgevano con 79 autisti assunti in Romania, quindi con stipendi e oneri sociali notevolmente inferiori a quelli italiani. Durante l'indagine, i Finanzieri hanno rilevato che i rapporti tra le imprese sembravano andare oltre i normali scambi commerciali, anche perché tra i soci e gli amministratori delle aziende rumene figuravano un socio dell'azienda italiana e un dipendente di quest'ultima con alcuni suoi familiari.
Approfondendo l'indagine, le Fiamme Gialle hanno rilevato che l'autotrasportatore piemontese impiegava direttamente sia i veicoli, sia gli autisti delle aziende rumene, così da offrire servizi di autotrasporto a tariffe più basse dei concorrenti che usano autisti assunti in Italia. Secondo la Finanza, "per celare la reale natura delle prestazioni i responsabili hanno emesso false fatture e altre ne hanno annotate in contabilità, così come hanno prodotto falsi contratti di locazione degli automezzi".
L'indagine ha coinvolto anche l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Torino e l'omologo organo rumeno, che hanno contribuito a svelare l'unicità d'impresa delle società rumene con quella italiana, attribuendo quindi a quest'ultima il rapporto di subordinazione dei 79 autisti assunti in Romania e contestando al responsabile italiano un'evasione contributiva e assicurativa di due milioni di euro. Complessivamente, la Finanza ha rilevato un'evasione fiscale di trenta milioni di euro.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!