L'intesa firmata tra FFS Cargo e Astag parte dal presupposto che, secondo l'Ufficio Federale dello sviluppo territoriale ARE, entro il 2040 il traffico delle merci in tonnellate-chilometro aumenterà in Svizzera, rispetto al 2010, del 45% su rotaia e del 33% su strada e l'infrastruttura elvetica non potrà sostenere tale aumento. Un altra tendenza ritenuta importante è la digitalizzazione della logistica, che modificherà le catene di fornitura e i flussi logistici. Quindi, affermano i relatori del documento "sarà sempre più necessaria una rete co-modale dei sistemi di trasporto".
L'apertura della galleria di base del Gottardo ha aumentato la quantità e qualità del trasporto ferroviario delle merci e con il cambiamento d'orario di dicembre 2016, FFS Cargo offre un trasporto cadenzato delle merci, che serve importanti località con una frequenza maggiore. Inoltre, la società ferroviaria dichiara di essere "totalmente autonoma dal punto di vista finanziario e orientata al mercato". Nel trasporto su strada operano in Svizzera circa seimila imprese in conto terzi.
Il documento dichiara che "la concorrenza tra sistemi di trasporto basata su posizioni ideologiche ha fatto il suo tempo e occorre puntare sempre più sulla collaborazione integrata e alla pari". Ciò deve avvenire innanzitutto rendendo "più coerente l'attuale quadro normativo", senza introdurre "inasprimenti unilaterali delle regole a carico di singoli sistemi di trasporto". Quindi, "partendo dalle prospettive d'evoluzione dei trasporti 2040 dell'ARE, l'obiettivo è di accelerare una pianificazione delle capacità che includa tutti i sistemi di trasporto".
Per promuovere il trasporto combinato, l'accordo punta sul terminal Gateway Basel Nord, che viene ampliato per diventare trimodale. Saranno anche costruiti nuovi terminal, secondo le esigenze geografiche e di traffico. L'accordo cita anche il potenziamento della rete stradale e ferroviaria. Nel primo caso, è previsto l'ampliamento dell'autostrada A1 a tre corsie tra Losanna e Winterthur, il raddoppio del san Gottardo e la realizzazione di punti di soste per i veicoli industriali. Nella ferrovia è previsto il miglioramento qualitativo e quantitativo delle tracce merci.
Uno dei punti dell'accordo è il contrasto al cabotaggio stradale abusivo e al dumping sociale degli autisti proveniente da imprese straniere: "Pertanto è assolutamente necessaria un'attività di controllo globale delle autorità competenti già ai valichi di frontiera, così come all'interno della Svizzera. Infine occorre stabilire responsabilità chiare tra Ufficio federale dei trasporti (UFT), Direzione generale delle dogane, guardie di confine e corpo di polizia".
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