La motrice della CBC, che porta le insegne di Artoni per cui lavorava fino allo scorso febbraio, è bruciata mentre era parcheggiata nella zona industriale di Carpi e gli inquirenti sono certi che il rogo è di natura dolosa. Secondo quanto riferisce la Gazzetta di Mantova, l'impresa di autotrasporto lavorava per Artoni con una trentina di camion, poi la crisi del corriere ha coinvolto anche il terzista, che non riesce a pagare tutti gli stipendi.
La Gazzetta di Mantova riporta le dichiarazioni della titolare della CBC, Elena Ceron, che afferma di avere ricevuto diverse minacce e insulti da parte di ex dipendenti. Da una prima ricostruzione fatta dalla stessa donna, c'è stato un primo tentativo di bruciare il camion nella notte tra sabato e domenica, ma senza successo. Il secondo tentativo, avvenuto intorno alle 22:00 domenica è invece riuscito a distruggere una parte consistente della cabina e il frontale del vano di carico, rendendo così iirrecuperabile il veicolo. Un danno che la titolare dell'azienda valuta in 35mila euro, più il mancato lavoro.
Elena Ceron precisa al quotidiano mantovano che l'azienda ha concordato un piano di rientro con i sindacati per pagare gli stipendi arretrati, ma l'azienda deve raccogliere almeno mezzo milione di euro. Cosa non facile, visto che il suo principale committente è praticamente fermo e che è difficile sostituirlo in breve tempo. E trovarsi con un camion in meno non semplifica il lavoro.
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