Dopo voci e anticipazioni, finalmente oggi la Commissaria ai Trasporti della Commissione Europea, Violeta Bulc, ha presentato le proposte sulle nuove norme comunitarie relative al trasporto, che comprendono anche innovazioni all'autotrasporto di merci. Il pacchetto si chiama "Europa in movimento" e comprende diverse iniziative sulla sicurezza, sui pedaggi stradali, sulla concorrenza tra imprese e sulle condizioni di lavoro degli autisti.
In particolare, il nuovo Pacchetto mobilità prevede otto iniziative legislative che riguardano il trasporto su strada, che impiega ben cinque milioni di persone nell'Unione Europea. La prima proposta riguarda il distacco internazionale degli autisti e prevede una remunerazione maggiore nel caso in cui un autista lavori più di tre giorni al mese in un Paese comunitario estero che ha un salario minimo superiore a quello dove è assunto.
Questa norma si applicherebbe in tutti i Paesi comunitari e prevede anche la compilazione e la trasmissione della documentazione in forma elettronica. La proposta di Bruxelles sul distacco degli autisti elimina l'obbligo (imposto da alcuni Paesi) per l'impresa di avere un referente in ogni Stato in cui usa gli autisti, aumentando però i controlli. Inoltre, gli autisti dovranno indicare sul cronotachigrafo quando passano una frontiera (almeno fino a quando la nuova generazione con Gps lo farà in modo automatico).
Un altro tema importante per l'autotrasporto riguarda le cosiddette "letter box", ossia le società di comodo costituite all'estero per beneficiare di una migliore imposizione fiscale e previdenziale. La Commissione intende imporre nuovi criteri per contrastare tale fenomeno.
Nello stesso tempo, la Commissione compie un passo in avanti nella liberalizzazione del cabotaggio: vuole eliminare il limite massimo di tre trasporti nazionali in ogni trasporto internazionale, permettendo un numero illimitato di operazioni di cabotaggio stradale in un massimo di cinque giorni successivi all'ingresso nel Paese per un trasporto internazionale.
La Commissione intende modificare anche la norma sul tempo di riposo settimanale degli autisti. Oggi, i conducenti devono svolgere un riposo minimo regolare di 45 ore dopo sei giorni di lavoro (comunque obbligatorio dopo la seconda settimana se si beneficia di quello ridotto), mentre con la nuova proposta dovranno compiere un riposo minimo di 24 ore dopo sei giorni di lavoro. Dopo quattro settimane, l'autista potrà prendere due riposi di 24 ore di seguito e le compensazioni dovranno essere aggiunte nel riposo settimanale regolare.
La proposta della Commissione chiarisce che il riposo settimanale regolare non potrà essere svolto nella cabina del camion e le imprese dovranno provvedere a una sistemazione per gli autisti nei viaggi sulle lunghe distanze. Secondo la Commissione, questa modifica consentirà agli autisti internazionali di trascorrere più tempo a casa, se lo vogliono, e di avere un migliore riposo fuori dal camion (a spese delle aziende).
Nei prossimi dodici mesi la Commissione presenterà altre proposte, fra cui quelle relative alle norme sulle emissioni successive al 2020 per autovetture e furgoni, oltre alle prime norme in assoluto riguardanti le emissioni dei veicoli pesanti, che fanno seguito alla proposta odierna concernente il monitoraggio e la trasmissione di informazioni in tema di emissioni di CO2 e consumo di carburante dei veicoli pesanti. Precisiamo che queste sono delle proposte, quindi dovranno essere approvate dal Parlamento Europeo prima di entrare in vigore.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!