L'attacco informatico globale lanciato il 27 giugno 2017 contro migliaia di computer ha coinvolto anche la principale compagnia di trasporto marittimo di container, la danese Maersk, che ieri ha ammesso di avere subito danni che hanno causato il blocco di alcuni sistemi IT. Oggi, i siti web della compagnia marittima dì e della controllata APM Terminals mostrano messaggi di errore. Ma emergono problemi ben più gravi dell'irraggiungibilità dei portali.
L'agenzia di stampa Reuters riferisce che almeno diciassette terminal container di APM Terminals sono fermi a causa del cyberattacco, che cripta i dati e chiede un riscatto per sbloccarli. Dalle prime informazioni emerge che due terminal fermi sono a Rotterdam, il principale porto europeo e un altro nel porto indiano di Mumbai. Al momento non si conoscono eventuali conseguenze anche sulla navigazione delle portacontainer.
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