Le vertenza sui crediti dell'Ilva all'autotrasporto potrebbe avere una soluzione positiva con la conversione in Legge del Decreto 91/2017, meglio conosciuto come Decreto Mezzogiorno. La questione è esplosa a giugno, quando il Tribunale di Milano, chiudendo lo stato passivo dell'Ilva, ha escluso gli autotrasportatori dalla pre-deduzione del credito (prima concessa dai commissari straordinari), declassando quindi il loro credito a chirografario. È quindi iniziata la protesta delle associazioni di settore, che hanno minacciato presidi ai cancelli degli impianti siderurgici.
La soluzione potrebbe giungere dell'emendamento 8.2 presentato in Commissione Bilancio del Senato, e da essa approvato in sede referente, alla Legge sul Mezzogiorno che stabilisce in modo chiaro che "nella categoria dei crediti pre-deducibili (ai sensi dell'articolo 111 della legge fallimentare) rientrano quelli delle imprese di autotrasporto che consentono le attività ivi previste e la funzionalità degli impianti produttivi dell'Ilva". Prima di entrare in vigore, però, l'emendamento dovrà essere approvato dal Senato e poi dalla Camera e pubblicato, insieme con l'intero decreto, sulla Gazzetta Ufficiale.
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