Il contratto approvato dal Cipe all'inizio di agosto finalizza i dieci miliardi stanziati dalla Legge di Stabilità 2017 e rientra nella programmazione d'investimenti fino al 2026, che comprende oltre duecento miliardi di euro, di cui 66 già finanziati. Due miliardi sono destinati a interventi per la sicurezza, per ridurre i rischi nelle gallerie, nelle zone sismiche e in quelle soggette a dissesto idrogeologico, oltre ad interventi per la salvaguardia dell'ambiente e la mitigazione del rumore, e per la soppressione dei passaggi a livello.
688 milioni sono destinati per attivare tecnologie per la circolazione e l'efficientamento, ossia l'ammodernamento tecnologico della dotazione delle linee e degli impianti ferroviari, per adeguarne l'efficienza alla crescente richiesta di mobilità. Un miliardo e trecento milioni vanno alla valorizzazione delle reti regionali e 36 milioni alla valorizzazione turistica delle ferrovie minori. 885 milioni sono destinati allo sviluppo delle infrastrutture nelle aree metropolitane e 700 milioni all'accessibilità ferroviaria di porti, interporti e aeroporti.
Una parte rilevante, pari a cinque miliardi, serve per potenziare le infrastrutture di tredici direttrici, come indicato dal ministero dei Trasporti nel Def 2017. Il ministero spiega che "proseguono interventi di potenziamento della direttrice adriatica, ionica e tirrenica nord finanziati anche nell'ambito della programmazione FSC 2014-2020. Si segnalano, tra gli altri, il finanziamento dell'ulteriore fase della Milano-Genova, del Ripristino linea dei Bivi di Venezia Mestre, della Giampiero-Fiumefreddo, dell'ulteriore lotto della del linea AV/AC NA-BA Raddoppio e velocizzazione tratta Frasso Telesino-Vitulano (Benevento), cui si aggiungono i 210 milioni di euro destinati alla ripresa dei lavori della Linea Ferrandina–Matera, unica opera di RFI ad oggi iscritta nell'anagrafe delle opere incompiute".
Infine, 2,6 miliardi sono destinati a investimenti sui principali corridoi europei realizzati per lotti costruttivi, finalizzati a completare e potenziare il sistema Alta Velocità e Alta Capacità oltre che i collegamenti con l'Europa. Vengono così finanziati il 5° Lotto del Terzo Valico dei Giovi, il 5° Lotto della Galleria di base del Brennero e il 2° lotto della tratta Brescia Est–Verona.
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