Il 17 marzo 2016, la Polizia Stradale di Novara eseguì tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Novara verso tre dirigenti dell'azienda di autotrasporto refrigerato, accusate di avere costretto gli autisti a violare le norme sui tempi di guida e di riposo degli autisti anche attraverso la manomissione dei cronotachigrafi. L'indagine partì dopo alcuni esposti presentati alla Polstrada di Arona e culminò nella denuncia per associazione a delinquere, rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, estorsione e concorso nel reato di estorsione.
All'epoca, la Polstrada spiegò che "attraverso un consolidato sistema, i vari responsabili obbligavano numerosi autisti, dipendenti e soci di coop che lavoravano per l'azienda, mediante minacce esplicite a effettuare turni di lavoro estenuanti, che minavano la salute del lavoratore e la sicurezza della circolazione". In tutto vennero denunciate dieci persone, tre ai domiciliari e sette a piede libero.
A settembre 2017 si apre un nuovo capitolo della vicenda con la richiesta di rinvio a giudizio dei vertici dell'azienda, ossia quella ritenuta proprietaria di fatto delle società coinvolte, suo figlio e l'amministratore di una cooperativa che avrebbe reclutato e gestito gli autisti. Ora i magistrati devono decidere se istruire il processo o archiviare.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!