Tornano gli scioperi negli impianti di distribuzione di Amazon in Germania, proclamati dal sindacato Ver.di per migliorare le condizioni di lavoro e le paghe dei facchini. Il primo settembre la società di commercio elettronico ha aumentato le paghe, ma in misura ritenuta non sufficiente dal sindacato, che chiede l'applicazione del contratto nazionale degli spedizionieri. Quindi è iniziata l'agitazione. Ieri sono state ferme le piattaforme di Bad Hersfeld, Lipsia, Graben, Rheinberg, Werne e Coblenza. Il sindacato chiede un aumento immediato del 2,3% e poi del due percento nei prossimi anni, una valore superiore all'offerta di Amazon, che in questa prima fase dello sciopero, secondo il sindacato, sta rifiutando la trattativa. Secondo Ver.di. hanno scioperato circa duemila persone nelle sei piattaforme, delle nove gestite in Germania dalla società di e-commerce. Altri scioperi sono previsti nei prossimi giorni.
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