Per la Filt Cgil lo sciopero del 30 ottobre è stato un successo, per la confederazione degli autotrasportatori Conftrasporto un fallimento. La verità, probabilmente, sta nel mezzo. Oggi numerosi veicoli industriali hanno viaggiato e in diverse parti d'Italia non ci sono stati particolari problemi, ma dove l'azione dei sindacati si è concentrata, ossia su porti, interporti e alcune piattaforme logistiche, i disagi si sono sentiti. I sindacati hanno puntato soprattutto sugli scali delle città dove contavano su una maggiore partecipazione, primi tra tutti quelli del Tirreno settentrionale.
Secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, un centinaio di lavoratori ha presidiato il varco portuale di Ponte Etiopia a Genova, il presidio più importante dei quattordici organizzati nel capoluogo ligure. Il quotidiano genovese Secolo XIX riferisce che i varchi portuali sono rimasti chiusi. Alla Spezia, secondo l'Ansa, un centinaio di persone ha presidiato dieci punti, tra i quali i varchi del porto e la strada Potremolense, mentre a Savona un blocco di camion ha rallentato l'ingresso nel porto, causando code fino sull'Aurelia. I nostri lettori segnalano anche presidi al porto di Livorno,
La Gazzetta di Parma riferisce che nella mattina i manifestanti hanno bloccato l'ingresso dell'Interporto di Parma, causando code anche sulla viabilità, mentre il Corriere della Sera riferisce di traffico "completamente bloccato" nell'area del Quadrante Europa di Verona per il presidio davanti all'interporto. Il giornale online Quicomo scrive che alcuni presidi hanno interessato le piattaforme logistiche di Ups, Dhl e Sda, mentre Alessandrianews mostra presidi davanti all'Ilva di Novi Ligure.
Tornando alle fonti sindacali e imprenditoriali, la Filt Cgil scrive in una nota diffusa oggi che ci sono state "adesioni altissime, da nord a sud, fino al 100% nei centri e nei magazzini di distribuzione e spedizione delle merci, agli ingressi di porti e degli interporti con lunghe file di camion, nelle filiali dei corrieri espressi". Oltre ai presidi citati dalla cronaca locale, il sindacato segnala anche il fermo dell'attività all'Interporto di Rivalta Scrivia e blocchi all'Interporto di Bari e nei centri intermodali di Vercelli e Novara. A Piacenza, prosegue la Filt, sono stati fermate le piattaforme di Tnt e di Xpo Pontenure.
Sul versante opposto, Conftrasporto torna sullo sciopero anche oggi, definendo "fantasiose" le dichiarazioni dei sindacati sull'adesione che, secondo la confederazione, "non sembra coerente con quello che si può constatare vedendo il traffico lungo le strade ed autostrade dove i mezzi pesanti circolano tranquillamente (http://www.autostrade.it/autostrade-gis/webcam.do). Corre evidenziare come i camion non si guidano da soli - ancora - quindi per ogni camion in strada abbiamo un autista alla guida che fa il suo mestiere". Conftrasporto conclude affermando che "i disagi sono stati circoscritti ad un paio di porti ed interporti - dove pochi manifestanti hanno colpevolmente e illegittimamente condizionato l'attività di altri – e soprattutto non hanno direttamente interessato le aziende di autotrasporto".
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