Il Governo è ormai prossimo alla scadenza, ma la presenza dei rappresentanti degli operatori nella creazione del programma per lo sviluppo dal cargo aereo dovrebbe assicurargli una certa continuità. Infatti, il documento presentato oggi dal ministro dei Trasporti è stato firmato da Agenzia delle Dogane, Aicai, Anama, Assaereo, Assaeroporti, Assohandler, Confindustria, Enac, Federtrasporto, Ibar e Uir. Il ministro afferma che con questo documento si affronta il trasporto aereo delle merci in maniera sistemica.
Secondo i dati presentati oggi, dal 2014 al 2014 il cargo aereo in Italia è aumentato del 14,2% e nei primi nove mesi di quest'anno mostra un incremento dell'11,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. "Ciò indica come il trasporto merci per via aerea, fino ad ora scarsamente considerato, stia diventando sempre più centrale in un'ottica globale", spiega il ministro Delrio. Il cargo aereo trasporta nell'export solo lo 0,7% in termini di volume, ma ben il 25,8% in termini di valore economico.
Il ministro ha riassunto gli investimenti previsti per questo settore, che ammontano a 157 milioni di euro per i prossimi quattro anni, che si sommano alle risorse, pari a 1,4 miliardi di euro, già stanziate per l'intero trasporto aereo, in particolare per le infrastrutture di volo. Il programma presentato oggi mostra tre tre interventi che potrebbero essere attuati nel breve termine. Il primo è attivare uno Sportello unico dogane e dei controlli, analogo a quello già attivo nei porti, accompagnato a la promozione del manifesto economico.
Il secondo intervento è il recepimento formale da parte delle Autorità preposte delle linee guida di indirizzo strategico tratteggiate dal programma stesso negli opportuni atti d'indirizzo, ossia il Piano Nazionale degli Aeroporti e il Piano Nazionale della Logistica. Il terzo intervento riguarda l'istituzione negli aeroporti a maggiore vocazione cargo, o immediatamente a ridosso degli stessi, di agevolazioni e semplificazioni coerenti con il Codice doganale unionale e di Zone Economiche Speciali nelle aree del Mezzogiorno ove sia possibile stimolare una filiera del trasporto merci via area oggi poco attrattiva.
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