Anita spiega che il costo dei pedaggi autostradali incide per circa il dodici percento sui costi di gestione di un veicolo industriale e il loro aumento di riverserà sulle tariffe dell'autotrasporto e quindi sull'intera filiera logistica. "Non capiamo come in momenti di aumenti dei traffici autostradali e quindi delle frequenze di percorrenza, con conseguenti aumenti automatici dei ricavi per le società autostradali, si possa concedere aumenti di pedaggi che vanno fino al 13,91%, come accade nella Milano Serravalle Milano Tangenziali", dichiara il presidente dell'associazione, Thomas Baumgartner.
L'Anita ritiene che l'aumento dei costi dell'autotrasporto abbia un riflesso diretto e negativo sul Pil italiano, perché peggiora ulteriormente la competitività delle imprese: "L'Italia non si può permettere un nuovo rincaro dei costi di produzione, che comprometterebbe la forza propulsiva dell'esportazione, vero motore della ripresa economica", aggiunge Baumgartner. L'associazione chiede l'eliminazione degli automatismi nei contratti di concessione con le società autostradali e che i rappresentanti del trasporto e della logistica siano coinvolti nelle decisioni sui pedaggi. Inoltre, prima di considerare ulteriori aumenti, il ministero dei Trasporti deve pretendere miglioramenti in termini di percorribilità e di sicurezza della rete autostradale.
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