L'elenco dei creditori che chiedono al Tribunale di Reggio Emilia il pagamento da parte dell'Artoni Trasporti comprende 1611 persone, che hanno cominciato a sfilare davanti allo scranno del giudice Niccolò Stanzani Maserati. Il magistrato deve esaminare le loro richieste per stabilire chi ammettere e le eventuali precedenze. La prima udienza è avvenuta il 14 marzo e i primi a esporre le loro ragioni sono i 620 dipendenti dell'azienda, che reclamano stipendi arretrati, trattamento di fine rapporto e l'indennità sostitutiva del mancato preavviso per giusta causa. Gli altri creditori sono fornitori di beni e servizi (tra cui numerosi autotrasportatori che lavoravano in subappalto per l'Artoni) e banche.
L'importo complessivo rivendicato dai creditori portati al giudice dal commissario straordinario ammonta a 113 milioni di euro, che ha già escluso ventidue milioni, tra cui 195mila euro rivendicati da Anna Maria Artoni per l'incarico di vice-presidente del Cda svolto dal 2007 al 2017 e altri 182 chiesti da Luigi Artoni per gli incarichi di amministratore unico e presidente del Cda dal 2006 al 2017. Il giudice ha programmato già due udienze a marzo e una a maggio per banche e fornitori. Intanto, un'altra importante scadenza si avvicina: è quella del contratto di affitto di quattordici filiali (con 140 dipendenti) alla Fercam, che scadrà il 31 marzo.
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