S'inasprisce la vertenza sui divieti imposti da settembre 2017 da cinque Comuni francesi della valle Roja - ossia Tenda, Briga, Fontan, Saorge e Breil - al transito dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 19 tonnellate lungo la Route Dipartimentale 6204. Da un lato ci sono i sindaci, dall'altro gli autotrasportatori, soprattutto italiani, che usano questa strada non solo per i trasporti internazionali, ma anche per quelli nazionali, perché riduce i tempi di transito tra la provincia di Cuneo e quella di Ventimiglia di almeno un'ora, rispetto all'autostrada Torino-Savona. La vertenza ha anche un risvolto giudiziario, perché le associazioni dell'autotrasporto francesi e italiane hanno avviato un'azione legale contro questo provvedimento. Però, una prima richiesta di sospensione è stata respinta dal Tribunale di Nizza e ora si attende l'esito del ricorso.
Intanto, i sindaci scendono letteralmente in strada per fermare i camion che violano il divieto. Un servizio dell'emittente francese Franceinfo pubblicato online il 18 aprile 2018 mostra i cinque sindaci insieme ad agenti della Polizia Municipale che formano un posto di blocco sulla Dipartimentale. Il più arrabbiato è il primo cittadino di Tenda, Jean Claude Vassallo, che dichiara: "Ci piace la guerra e arriveremo alla guerra!". Le immagini successive mostrano un camion italiano che viene fermato. Quindi, il sindaco di Tenda parla in italiano prima con l'autista e poi, al telefono, con il titolare dell'azienda di autotrasporto. Alla fine, i gendarmi staccano il verbale, davanti ai cinque sindaci sorridenti.
Ma non basta, perché nei giorni scorsi l'associazione francese Sauvons la Roya ha lanciato su Twitter l'hashtag #BalanceTonPL per segnalare i camion che transitano nel tratto vietato. Bisogna dire che dall'11 aprile, quando è stato avviato il canale, sono stai pubblicati solo nove post con questo hashtag e tutti relativi ad articoli sull'iniziativa stessa. Insomma, pare che gli abitanti della valle Roja non amino praticare la delazione.
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