Durante il convegno organizzato da Fedespedi a Milano il 18 aprile 2018 e intitolato "Le nuove frontiere delle imprese di spedizione", il presidente dell'associazione ha chiesto un'accelerazione del processo di digitalizzazione dell'intero settore delle spedizioni e della logistica: "Subito un Programma nazionale di Servizi 4.0 per accompagnare l'innovazione, la rivoluzione digitale e gli investimenti in formazione della logistica e degli spedizionieri, protagonisti della distribuzione del Made in Italy nel mondo. Siamo pronti a cogliere le sfide della digitalizzazione, ma occorre che il campo da gioco globale sul quale lavoriamo ogni giorno abbia regole uguali per tutti". In pratica, Alberti chiede un salto di qualità da realizzare tramite un programma Servizi 4.0: "Noi siamo pronti a investire in digitalizzazione e a valorizzare il capitale umano per diventare veri e propri consulenti di chi produce ma chiediamo anche che la Pubblica Amministrazione faccia altrettanto, migliorando in maniera decisa i propri servizi, anche per favorire le sinergie con gli operatori privati. Meno burocrazia, pratiche e controlli più fluidi e veloci, maggiore efficienza di Dogane, Guardia di Finanza, sanità pubblica".
Al convegno è intervenuto anche Matt Stone di McKinsey, che ha disegnato il quadro dell'evoluzione globale della logistica: "La digitalizzazione, i big data, l'automazione cambiano lo scenario competitivo e propongono sfide inedite agli spedizionieri, Amazon sta terremotando il mondo della logistica e invadendo ogni segmento della supply chain. Ma niente pessimismo: ci saranno più opportunità di quel che immaginiamo. Vincerà chi si focalizzerà sull'innovazione tecnologica al servizio del cliente, chi saprà stupirlo". Stone ha anche spiegato che India e Africa si delineano come principali mercati emergenti. Altre tendenze che interessano direttamente gli spedizionieri sono la crescente frammentazione dei processi produttivi, che aumenta il trasporto di beni intermedi, la crescita della movimentazione di container, anche se in misura minore rispetto al passato, e l'esordio della stampa 3D, che però non sta intaccando i volumi dei trasporti.
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