Il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, torna sulla questione dei limiti di transito imposti dall'Austria sull'asse del Brennero ai veicoli industriali in alcuni giorni dell'anno, tra cui oggi: "Il provvedimento di oggi sta rallentando notevolmente il rientro di molti operatori italiani e si è formata una colonna di oltre venti chilometri. In quattro ore, i veicoli hanno percorso 17 chilometri, causando maggiore inquinamento e ritardando l'intero ciclo delle attività legate al trasporto". Uggè ribadisce quando già affermato più volte nelle scorse settimane, ossia che il contingente imposto dall'Austria è contrario alle norme europee, come hanno già riconosciuto la Commissaria ai Trasporti Violeta Bulc e un portavoce della Commissione Trasporti. "Nonostante questi pronunciamenti delle Autorità comunitarie il governo austriaco procede con il suo programma deciso unilateralmente, aggiunge Uggè.
Il vice-presidente di Conftrasporto prosegue affermando che "a bordo dei mezzi pesanti si trovano uomini che non possono essere 'sequestrati' e subire le conseguenze delle scelte politico-economiche dei Paesi di transito. Il rischio di iniziative di autotutela da parte dei conducenti può essere elevato". Al termine della sua dichiarazione Uggè lancia un appello al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, perché intervenga nei confronti delle Autorità austriache, "che non rispettano neppure quanto concordato il 5 febbraio scorso con la previsione di decisioni condivise".
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