L'ultimo provvedimento del ministro dei Trasporti uscente Graziano Delrio alle società autostradali è stato approvato dalla Commissione Europea. Autostrade per l'Italia ottiene la proroga della concessione per l'intera rete italiana di quattro anni, fino al 2042. Beneficiato anche il Gruppo Gavio, che ottiene la proroga della concessione dell'A4 Milano-Torino fino al 2030. Questi due provvedimenti sono compresi nell'accordo raggiunto il 5 luglio 2017 tra la Commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Annunciando l'approvazione comunitaria, Margrethe Vestager ha dichiarato: "Sono lieta che, in stretta collaborazione con l'Italia, abbiamo trovato una soluzione che permetterà di effettuare investimenti essenziali nelle autostrade italiane, limitando nel contempo l'impatto sugli utilizzatori ed evitando una sovra-compensazione delle imprese che gestiscono le autostrade. L'Italia ha inoltre convenuto di indire a breve nuovi bandi di gara per diverse importanti concessioni autostradali al fine di garantire una vera concorrenza nel mercato".
Secondo quanto afferma la Commissione Europea, "entrambe le concessioni prevedono un massimale sui potenziali aumenti dei pedaggi a un livello sostenibile per gli utilizzatori delle autostrade; in linea di principio tali massimali non possono quindi superare il tasso di inflazione maggiorato dello 0,5%". Inoltre, l'accordo prevede alcune salvaguardie per evitare che Autostrade per l'Italia e Sias ricevano una sovra-compensazione e a limitare le distorsioni della concorrenza. Esse riguardano un massimale sull'importo che le due società possono rispettivamente ottenere al termine della concessione vendendo i propri attivi; un meccanismo che stabilisce la remunerazione e il livello degli investimenti le società autostradali devono effettuare, e prevede l'imposizione di sanzioni in caso di ritardi o di mancata realizzazione degli investimenti, nonché una serie di requisiti per bandire gare per la grande maggioranza delle opere infrastrutturali a valle.
Secondo la Commissione, queste proroghe dovrebbero fornire ad Autostrade per l'Italia e a Sias risorse per investimenti. Nel caso di Autostrade per l'Italia, la proroga dovrebbe consentire di terminare "tempestivamente" la Gronda di Genova e altri miglioramenti sulla rete, i cui lavori dovrebbero iniziare entro gennaio 2020. La Sias dovrebbe finanziare la conclusione dell'autostrada A33 Asti-Cuneo, la cui concessione è stata abbreviata di tredici anni con l'introduzione di massimali su eventuali aumenti di pedaggi. Su questa autostrada, il Governo italiano si è impegnato ad avviare entro il 2030 un bando di gara per l'A4 Milano-Torino e A33 Asti-Cuneo.
Inoltre, l'Italia si è impegnata a indire entro il 2019 un bando di gara congiunto per una serie di concessioni distinte ma connesse gestite da Sias (per le autostrade SATAP A21 e ATIVA), già scadute o prossime alla scadenza. L'Italia ha infine deciso di non portare avanti i piani iniziali intesi a prorogare le concessioni di altre autostrade gestite da Sias, come l'autostrada Cisa. "La Commissione ha ritenuto che le misure promuoveranno la crescita e sbloccheranno gli investimenti, limitando nel contempo l'impatto sugli utilizzatori delle autostrade coerentemente con le norme dell'Unione in materia di aiuti e di appalti pubblici. La proroga limitata delle concessioni e le misure di salvaguardia ridurranno al minimo le distorsioni della concorrenza in linea con le norme sugli aiuti di Stato e sugli appalti pubblici", conclude la nota di Bruxelles.
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