Alis e Conftrasporto mostrano sempre più posizioni contrastanti su diversi punti della politica dei trasporti, che sono emerse nell'incontro organizzato a Sorrento da Alis il 27 e 28 aprile 2018. Già l'evento stesso rappresenta un elemento di contrasto, perché vuole contrapporsi, nel suo modello d'incontro nazionale di tutte le componenti del trasporto merci, all'incontro annuale organizzato da Conftrasporto a Cernobbio. Il convegno di Sorrento ha ottenuto un indubbio successo e ha visto la partecipazione anche di operatori che non sono iscritti alla nuova associazione guidata da Guido Grimaldi. E poiché il presidente di Alis viene dal trasporto marittimo, iniziamo da qua a evidenziare i punti di scontro con Conftrasporto, che sono essenzialmente due: gli sgravi fiscali e l'istituzione del ministero del Mare.
Il primo contrasto non è nuovo e nasce dalla contrapposizione tra due importanti Gruppi armatoriali nel ro-ro: Grimaldi, considerato di fatto l'ispiratore di Alis, e Onorato, che invece aderisce a Conftrasporto. Lo scontro avviene sulla "italianità" degli equipaggi, rivendicata da Onorato, che accusa il concorrente di usare equipaggi non italiani e non comunitari e chiede che gli sgravi fiscali siano concessi solamente ai servizi di traghettamento che usano personale comunitario. In particolare, si parla dell'applicazione della Tonnage Tax e della riforma della Legge che istituisce il Registro Internazionale delle navi.
Più recente è la polemica sulla necessità di reintrodurre un ministero dedicato al trasporto marittimo, che una volta esisteva come ministero della Marina Mercantile, poi integrato nel ministero dei Trasporti. A Sorrento, Guido Grimaldi ha appoggiato la richiesta del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, d'istituire un nuovo ministero del Mare. Pochi giorni prima, il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, aveva invece replicato a Boccia affermando che la nascita di tale ministero sarebbe "illogica", perché "i trasporti fanno parte di u unico sistema e tutto deve essere affidato a un solo coordinamento e responsabilità gestionale".
A Sorrento Alis ha aperto un nuovo fronte, quello dell'autotrasporto. Il presidente dell'associazione ha affermato che l'Albo Nazionale degli Autotrasportatori è una istituzione che ha criteri di accesso "obsoleti" e che non è interessata a partecipare al Comitato Centrale dell'Albo, il cui rinnovo sta avvenendo proprio in questi giorni. Viceversa, Conftrasporto è un accanito difensore dell'Albo. In realtà, la battaglia sul trasporto comprende altri due realtà: Confetra e Confitarma. La prima, rappresentando buona parte della committenza dell'autotrasporto, da molto tempo ha posizioni in contrasto con Conftrasporto (basti pensare alla lunga vertenza, non ancora conclusa, sui costi minimi), mentre la seconda ha recentemente subito un'emorragia di associati, alcuni dei quali sono confluiti nelle neonata AssArmatori, a sua volta entrata in Conftrasporto. Insomma, il mondo del trasporto si presenterà ancor più diviso e litigioso del solito davanti al prossimo Governo, sul quale non è neppure possibile prevedere la composizione e, quindi, l'atteggiamento verso il settore.
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